Ciao Andrea, scusa se non mi sono fatta sentire lunedì come ti avevo detto, ma avevo bisogno di riflettere un attimo. Domenica non mi sono nemmeno presentata, non so se ti interessa, lo faccio ora, al limite non leggerai.
Almeno il nome te l’ho già detto !!, Come professione faccio massaggi Shiatsu da 15 anni,
attualmente lavoro poco causa motivi personali, mi limito a lavorare per il necessario e quello che serve per qualche modesta passione. Prima di questa professione ho fatto con successo l’agente immobiliare, e il consulente finanziario, poi ad un certo punto della mia vita ho cambiato sia lavoro che stile di vita. Ho delle passioni e delle discipline che coltivo da tempo , lo yoga, la meditazione, coloro mandala, leggo molto, scrivo poesie e riflessioni, cammino spesso in mezzo alla natura, mi piace spesso stare in solitudine e silenzio , mi aiuta a riflettere su tante cose. Non è molto per farmi conoscere , ma meglio del ” niente ” che ti ho raccontato domenica.
Confermo che domenica sono rimasta soddisfatta di quello che ci hai detto e contenta di averti conosciuto.
Confesso che lo scopo di venire a fare lezione era quello di imparare a suonare meglio, e specialmente per la mia amica quello di imparare qualche effetto speciale, ma alla fine siamo rimaste entrambe soddisfatte di come è andata la lezione.
Lunedì mattina avevo la mattina libera e mi sono messa a suonare un pò, ho provato gli armonici, i suoni con la voce ed anche il toot che ancora non mi viene bene, Mi sono improvvisamente fermata , non ero a mio agio !!!!!!!!,……..mi sono chiesta ………ma mi interessa suonare il toot?? fare degli effetti speciali ?? , cos’è veramente che voglio da questa esperienza nuova che inaspettatamente mi ha coinvolto ?????????? mi sono resa conto di avere un pò le idee confuse. Mi sono messa a pensare a quando mi è scattato l’interesse per il did. e ho di seguito preso la decisione di provare a suonare.
Era fine agosto, la mia amica che nonostante la differenza di età mi considera la sua migliore amica, era molto molto giù di corda, un pò per eventi personali andati male e molto per aver ricominciato il suo lavoro che detesta.
Non sapevo come consolarla, poi mi è venuta l’idea.
In quei giorni mi mandava video di persone che suonavano il didgeridoo, scrivendo ” senti che bello”……” deve essere bello suonarlo “…….ecc…. io allora l’ho incoraggiata a provare, in quel momento aveva proprio bisogno di fare qualcosa che le piacesse. Lei però non si decideva a fare un progetto per provare a suonare, si limitava ad ascoltare ed a inviarmi pezzi di Adele, Agustina e altri, pezzi molto veloci e ritmati. Guardavo anche io video però preferivo e cercavo PEZZI SUONATI da aborigeni e comunque LENTI E RIPETITIVI, mi affascinava tantissimo l’idea di SUONARE UN ALBERO.
Mi sono ricordata che mio figlio aveva tre did. uno di legno, uno in bambù e uno in plastica, acquistati nei suoi viaggi. Ho sempre pensato che fossero ricordi di viaggi e non gli ho mai chiesto se sapeva suonarli, ho poi scoperto che li sa suonare, anche se li suona raramente e da dilettante. Lui ha un’altra passione oltre al suo lavoro, gli piace coltivare la terra e fare coltivazione biologica, produce olio, frutta e verdura. Comunque………. per invogliare la mia amica mi sono fatta prestare il did. in plastica e tornata a casa le ho detto ” dai che si impara che imparo anche io “
Lei ha comperato un did. di legno da spendere poco, ( infatti dopo pochi giorni aveva già una crepa) e abbiamo cominciato a provare cercando su internet istruzioni per imparare la respirazione circolare. Io purtroppo ho imparato quasi subito la respirazione ( forse perché faccio meditazione e riesco a controllare e rilassare la mente ), lei invece ha faticato un po’ di più.
Mi è venuta l’idea che facendo una lezione da un insegnante, potesse imparare più velocemente, così i primi di ottobre ti ho telefonato per informarmi, ma a lei Torino sembrava molto scomodo, allora ho cercato l’insegnante più vicino possibile e ci siamo andate. Siamo andate con i nostri did. malandati, io di plastica e lei con una crepa, abbiamo fatto la lezione sulla respirazione e poi alla fine abbiamo deciso di comprarci un bel did. nuovo ciascuna.
In quel momento ho fatto un bello SBAGLIO !! io avevo alcune idee ma lo sbaglio è stato quello di farli provare a lui che sa suonare bene tutte le note.
La mia amica è stata fortunata, riesce a suonare perche è una adeguata, mentre io mi sono trovata in difficoltà e mi trovavo ancora meglio con quello di plastica. Dopo tanto impegno, avendo imparato la respirazione circolare, era così entusiasta che Torino non le sembrava più così lontano, ed era davvero desiderosa di conoscerti e fare una lezione con te, io anche, così siamo venute e rimaste soddisfatte.
Ritornando a lunedì mattina, quando mi sono bloccata , era come se facessi una cosa come non volevo fare. Non era il fatto di suonare, ma quello che stavo cercando di imparare. Ho riflettuto e ho capito che accompagnando Francesca in questa avventura, ho seguito i suoi gusti e non i miei, a me aveva stupito e invogliato l’idea di suonare il ramo di un’albero e mi piaceva il suono lento e ripetitivo ed è così che lo vorrei suonare,
Io non ho intenzione di esibirmi , e nemmeno di fare musica, voglio solo suonare un albero cosi come mi viene con le vibrazioni del mio essere. Se parteciperò al raduno di maggio lo farò non tanto per imparare chissà cosa, ma parteciperò all’evento come ad un momento di aggregazione con persone a cui piace suonare il didgeridoo.
Adesso però sono senza un didgeridoo come vorrei, un did. da poter suonare abbastanza facilmente, e memore dello sbaglio che ho fatto non so bene cosa decidere. Visivamente il didgeridoo che mi piaceva di più lì da te , era il tuo, proprio il tuo primo did., quello di legno, perché gli è rimasto proprio l’aspetto del ramo, e mi piace di più di quelli in legno bello liscio e magari decorati o colorati.
Però quello che suono più facilmente è quello che ho provato in vetroresina in FA, però non è un albero, ma poi sarà adatto per suonare come voglio io ???????
Sarà il caso di insistere con questo e poi con calma aspettare di trovare un ramo giusto ??????
MAH !!!!!, non è da me, ma forse ho le idee un pò confuse.
Ti allego qua sotto un link di un video dove vedrai come vorrei suonare, quando troverò il mio albero.
Mi dai per favore SE VUOI qualche consiglio ????????
Ciao e scusa la lunghezza della mail.
Ciao grazie.
Paola
Ciao Paola, intanto grazie per il tuo riscontro.
Certamente ho letto con attenzione ed ho ripulito la tua mail di alcuni dettagli personali dato che, se me lo consentirai, vorrei pubblicarla su Didgeridoo.it insieme a tante altre domande che ricevo.
Intanto mi fa piacere conoscervi, non tanto per come avete conosciuto il didgeridoo.. perchè di storie così ne ho sentite tante… e se nessuno si offende, potrei anche dire di essere annoiato da tanti racconti tanto simili 🙂 Diverso è invece conoscervi per le vostre professioni, esperienze di vita, ecc. In questo, avrei certamente curiosità, interesse e tanto da imparare.
Riguardo le tue domande:
TOOT: il toot è solo un suono, è una spezia come il cardamomo o coriandolo… se non ti piacciono, non è necessario impararli. Anzi, esistono musicisti che non lo usano affatto o comunque raramente. Di certo ci avranno provato.
A me non piacciono ad esempio gli urletti ad alto volume magari ripetuti in eccesso. Li trovo tanto violenti quanto inutili. Non mi piace molto nemmeno tenere una nota lunga con poche variazioni. Ma i gusti sono gusti.
Quindi, se si vuole ascoltare e imparare un genere musicale, è importante sapersi conoscere, tentare di imparare anche qualcosa di diverso e magari tentare di inserirlo in modo più dolce, o comunque meditato, nel genere che più ci piace.
STRUMENTO: se ti fidi di me e se non hai fretta, posso farti uno strumento in legno in mi. La scelta del mi è per venire in contro alla tua necessità di una nota alta, ma nemmeno troppo per permetterti un buon controllo e semplicità nel suonare musica simile al link che mi hai inviato o ai generi di cui mi hai parlato.
ERRORI: ciò che mi riferisci sulla scelta dello strumento fatta semplicemente ascoltandolo suonato da un musicista con esperienza, è comune ai principianti. Se non si sa suonare, è obbligatorio. Ma, avendo la possibilità di fare lezione, solitamente lascio agli studenti la possibilità di provare diversi strumenti in modo che possano avere il tempo di abituarsi un minimo e di poter paragonare varie forme, note, imboccature.
Lo stesso vale per gli argomenti di lezione. Inizialmente ci si deve affidare all’insegnante… sta a te raccogliere il più possibile e usare solo ciò che ti interessa. Poi, non esitare chiedere a proporre e richiedere informazioni sui tuoi temi preferiti.
In ultimo un solo consiglio, se ti piace e ti diverte, continua a suonare.
Non ti preoccupare di sbagliare perché, se ci pensi, non sono questi i problemi che possono metterci in difficoltà. Certo riconosco nelle tue parole la frustrazione, le difficoltà e la paura di non riuscire a raggiungere quei minimi obiettivi quali il piacere e la gioia di esprimere coi suoni il proprio pensiero o la propria idea di piacevolezza sonora…
sono tutte emozioni che ho vissuto, che ricordo con amore e passione… sintomo del fatto che tenevo a ciò che stavo facendo. Per cui, ti auguro di continuare a provare questa affezione per lungo tempo.
In bocca al lupo ed un abbraccio
Andrea Ferroni www.andreaferroni.it