“Windproject DIDGERIDOO” è solo OMAGGIO.
Potete richiederne uno in uno di questi modi:
– In cambio di un vostro CD, anche autoprodotto, anche un CD-R stampato in casa, anche registrato male, basta che si capisca qualcosa di voi, non abbiate timore! Cerco sempre nuovi talenti.
(Il vostro CD deve contenere almeno 3 tracce per aiutarmi a capire la varietà o comunque qualcosa in più di voi)
– In cambio di una recensione, non cerco complimenti, chi mi conosce sa che non ne ho mai fatti, cerco onestà ed un parere utili e chi la leggerà. Potete ascoltarlo in anticipo qui: https://youtu.be/dlsXDdOGlls
Non chiederò mai agli amici di farlo sotto la pressione di estenuanti mail perciò, fatevi avanti!
Le recensioni che mi invierete, saranno tutte pubblicate su questa pagina.
(IMPORTANTE: per rassicurare i timidi, non serve “capire” la musica, meglio se foste “esperti”, ma il pensiero di chiunque, dopo essersi preso qualche minuto per pensare, è ben accetto e importante)
– Partecipando a qualsiasi workshop per imparare a suonare o costruire di didgeridoo presso la “Scuola del Didgeridoo” di Torino
– Come allegato al mio libro “La progettazione del Didgeridoo”
– Come allegato a qualsiasi strumento sia marchiato Windproject e realizzato in associazione, nuovi o usati, anche di altri costruttori.
Recensione di FABIO GAGLIARDI, suonatore di didgeridoo dei Tupa Ruja, Roma
Ciao Andrea, buongiorno! Ieri ho finalmente ascoltato il tuo CD che mi hai dato al festival. Un “best of” davvero ricco, che ti rispecchia molto. Trovo che in questo disco e nella varietà dei brani che hai scelto, sia racchiusa la tua “essenza poliedrica”.
Ogni pezzo si differenzia dall’altro per stile e genere, mantenendo come filo conduttore il tuo inconfondibile stile musicale. Ascoltando il disco mi sono ritrovato più di una volta a “canticchiare” l’andamento ed il ritmo di alcuni pezzi e ciò la dice lunga su come riesci a rendere musicale e riconoscibile ogni tuo brano.
Ovviamente come per ogni disco ci sono tracce che si prediligono rispetto ad altre, ma è un fattore puramente soggettivo. Ho apprezzato particolarmente il primo brano “Fog”, dove il tuo suono si amalgama alla perfezione con quello di Daniele Bianciotto, dando vita ad un vero e proprio viaggio da fare ad occhi chiusi (meglio se non si è alla guida😅).
Non ho avuto la stessa sensazione per quanto riguarda “Monviso”, dove ho trovato un po’ poca interazione tra voi due, e mi è sembrato che la batteria fosse un po’ “incollata” su un tuo brano esistente e per quanto mi riguarda già estremamente godibile.
Ovviamente come dicevo prima, sono gusti e pareri soggettivi.
Personalmente il disco l’avrei intitolato “E poi arriva Reverse”, che come forse qualche volta ti ho accennato, è uno dei miei brani preferiti di didgeridoo, non solo tuoi, ma in assoluto.
Lo ascoltavo i primi tempi che mi ero trasferito a Roma e lo ricollego ad un periodo che definirei di “crescita spensierata”😊. Per chiudere, se dovessi dare un aggettivo a questo disco, soprattutto per chi non avesse ascoltato ancora niente del tuo repertorio, lo definirei “necessario”.
Grazie ancora Andrea, un grande abbraccio e a presto 🤗
Fabio Gagliardi – Tupa Ruja – www.tuparuja.com