Andrea Ferroni è un mio caro amico che però desidererei stroncare ogni volta che sento un suo nuovo cd. Il motivo è che sono invidioso non tanto della sua tecnica o della sua impeccabile pulizia, ma della sua fantasia musicale. Si perchè Andrea non è solo velocissimo nelle tecniche di gola, wobble o tongueing ma soprattuto crea dei riff che sa cucire bene insieme farcendoli di variazioni senza strafare. Non è poco gente.
In questo nuovo lavoro, distribuito gratuitamente in rete ed edito su cd successivamente, ci troviamo davanti a brani inediti e brani già sentiti. Andrea presenta il cd dicendo che ha voluto raggruppare i brani che più spesso esegue dal vivo, dai suoi primi successi alle ultime sperimentazioni. Capisco benissimo il desiderio di registrare nuovamente e meglio tracce come Solitaire, Can Mas o Bees Drone, magari riarrangiandole più o meno impercettibilmente; però sinceramente rimango legato alle vecchie versioni, con i loro piccoli difetti. Le considero ormai degli ‘standards’ del didgeridoo.
Il resto è ineccepibile. Lo stile è sempre quello ormai famoso, una specie di didj-beatbox con variazioni in toot (che controllo!), ma c’è dell’altro. Non molto in effetti. Ma a parte il brano Idea 11, su cui probabilmente si focalizzeranno gli sforzi dell’autore per il futuro, mi è parso di avvertire qualcosa di meno ‘Ferronico’. In alcuni brani ho sentito un modo di suonare che solitamente non appartiene ad Andrea su cui forse vorrebbe lavorare per completare il suo percorso di didgeridoo-solo e dedicarsi finalmente alla sua nuova passione, il sax.
Ovviamente non sto sperando che Andrea si ritiri. Sto cercando di capire se Ferroni abbia in mente non più ‘progetti col didgeridoo’ ma forse ‘progetti con anche il didgeridoo’.
Un consiglio: mi piace tanto Idea 11 (anche se non impazzisco per la melodia fatta con i toot), ma è 1,99 euro, secondo me, il brano adatto su cui costruire suoni futuri.
Scarica il CD Gratis da: www.andreaferroni.it
Ilario Vannucchi