molte atmosfere e molti strumenti: didgeridoo, tromba, sopratoni vocali, basso, sintetizzatore, batteria e chitarra. L’insieme è un miscuglio gradevole di jazz, funky, solo-didge meditativi e canti armonici bitonali.

L’aspetto sorprendente è che, nonostante si passi da un pezzo funky-jazz come “Eanroamlics” a un pezzo meditativo fatto quasi di soli sopratoni vocali come “Profumi di tardo autunno”, il tutto sta in piedi.

E’ gradevole ascoltare l’alternarsi delle emozioni e degli stati d’animo degli autori che ora sono funky-reggiani e subito dopo sono relaxing-tuva; se avessi un locale lascerei il cd come colonna sonora per tutta la serata (è un complimento!).

L’unico appunto che posso fare è proprio sul didge dove in alcuni brani si potevano sviluppare meglio alcuni pattern e concedergli maggiori spazi a lui dedicati; infine una nota di merito al brano “Didjumpet” e ai suoni veramente molto ben curati.

Ilario Vannucchi