ASPETTO MEDITATIVO E CURATIVO DEL DIDGERIDOO

ciao, da qualche tempo mi sono avvicinato da autodidatta al didgeridoo, attratto dalla sua storia e dal suo suono così “ipnotico” . Da molti anni pratico meditazione in varie forme e mi piacerebbe approfondire proprio l’aspetto meditativo / curativo del didge. Se potete indicarmi persone che possono guidarmi ad una conoscenza piu profonda del didge sotto questo aspetto, o di testi o corsi in Veneto ve ne sarei grato. Grazie dell’attenzione. 

Un saluto. Massimo 

 

Ciao Massimo, ho ricevuto la tua mail da Ilario che mi chiedeva se potevo esserti d’aiuto.

Mi scuso per l’estrema sintesi ma spero di darti un paio di punti su cui riflettere o investigare:

-riguardo l’aspetto meditativo trovo che sia essenziale essere presenti a sè stessi in una simile pratica.

l’apprendimento di uno strumento musicale lo impone, fosse anche una chitarra. se poi lo strumento ha per noi un fascino particolare, ancora meglio.

Dopo tanti anni sono più presente a me stesso quando suono l’ukulele o il sax. Perchè devo stare attento.

– riguardo la pratica curativa esistono più leggende che dati di fatto. la “suonoterapia” ha alcuni riscontri ma assai rari e spesso deformati dal passaparola. spesso ci si scontra tra “fedi”. c’è chi ci crede e chi no.

Se invece si avesse piacere di seguire un corso di studi in Musicoterapia (esistono molte scuole valide in tutta Italia), ci si potrebbe accorgere che la musica, i suoni, i rumori, verrebbero studiati e trattati come un mezzo per comunicare, per esprimersi, come “maschera” per esprimere l’indicibile, per giocare…

La relazione è quindi parte fondamentale della “cura”.

La “cura” è solitamente lunga mesi o anni, proprio perchè la relazione non può durare un solo giorno

La “cura” deve prevedere un progetto coerente sulle basi della necessità della persona.

Se nulla di tutto ciò viene considerato e messo in atto, si potrebbe parlare più semplicemente di “autocompiacimento” o del “prendersi cura di sè”, gesti comunque importantissimi, ma lontani dal concetto di “guarigione”.

In ogni caso, se ci piace, suoniamo, il nostro buon umore varrà più di qualsiasi moneta e di qualsiasi medicina

A presto!
Andrea Ferroni www.andreaferroni.it