Conobbi Mal Webb ai tempi di MySpace. Formidabile.
La breve intro lo descriveva così “Dando all’eclettismo un brutto nome”.
Non so se Mal Webb sia davvero un brutto nome, ma l’eclettismo in ambito musicale di certo non gli manca.
Suona moltissimi strumenti, tastiere, strumenti a corda, percussioni… si rifà maggiormente all’ambiente folk e jazz, ma lo considero ancor più come vocalist e ricercatore dell’uso della voce.
I suoi brani spesso appaiono ai profani come un insieme di suoni confusi che prendono forma musicale. Mentre per chi conosce meglio le musiche occidentali ed extraeuropee, riconoscerà tecniche vocali rare come beatbox, canto armonico, canto inuit e pigmeo, yodeling e molto altro, spesso sapientemente mescolati con l’uso di loop station.
Qui di seguito trovate un suo video ben riuscito.
Ma lo trovate anche su Spotify