Un’industria di suoni potenti, fortemente ritmici e percussivi, un modo di suonare il didgeridoo complesso ed articolato, dove i suoni, graffianti e distorti, vengono espressi con alta disciplina e precisione, nonostante l’estrema velocità e complessità ritmica dei brani.

Se a tratti può ricordare lo stile dei suonatori d’est Europa, ad un ascolto appena più attento rivela una creatività ed uno spirito del tutto personale e originale.

L’album si articola su 8 tracce:

1.Imperium

2.Ter Zina

3.Only Sky

4.Train Express

5.Chest Factor

6.Oniric

7.Nneka

8.Teradrum

Fra i brani possiamo trovare anche due tracce che si distaccano, per quanto riguarda il genere, dal resto dell’album, Only Sky e Teradrum, dove il didgeridoo viene utilizzato in un contesto più ambient e sperimentale, tracce dall’ascolto impegnativo come, a sentire l’autore, lo è stata la loro composizione.

L’album viene pubblicato in base all’esigenza dell’autore di “appuntare” un momento personale nel suo viaggio insieme al didgeridoo:

“Due anni molto intensi e introspettivi, dove la ricerca nella tecnica musicale è andata di pari passo alla ricerca sonora – Tutto partiva dalla creazione di un riff che mi catturava, mi piaceva, che sentivo unico e personale. Cercando di capire il perché di questa attrazione, iniziavo a sviluppare il riff e trasformarlo in un tema, e usare il tema come binario dove far correre il didge e tutto quello che volevo tirare fuori, da lui e da me.”

Vorrei spendere qualche parola anche per il lato puramente estetico dell’album, una grafica essenziale, dai colori cupi, che a mio avviso risulta perfettamente in sintonia con il “timbro” dei brani, ne sono rimasto molto affascinato.

Insomma, un bel CD, ottimo esempio delle capacità tecniche e della creatività di Jacopo Mattii, consigliatissimo, lo potete ascoltare sulla pagina soundcloud di Jacopo o richiedere a lui una copia fisica dell’album.

https://soundcloud.com/jacopo-mattii

Fabio Goldaniga