13 tracce – 66.20 min.
Un didgeridoo viene raggiunto da una voce sognante e sognata e presto il rumore ridondante dei fiati che l’accompagnano si fa più netto e abbandonando il didgeridoo prende forma questa versione sospesa di Sentimental Journey, il brano che dà il titolo a tutto il cd.
Mi ha lasciato di sasso quest’arrangiamento che parte dal nulla, cresce forte e vigoroso e poi torna a sfumare, ad abbassarsi e infine a dondolare ebbro di se stesso fino a scomparire.
Voci impalpabili, didgeridoo, sax, clarini, percussioni ed altri suoni confusi s’inseguono senza sosta in questa ultima fatica di Laneri ma nel mentre si tenta di capire l’inafferrabile, tutto diventa più chiaro: il clarino, il sax o il didgeridoo prendono il sopravvento e raccontano favole sonore d’altri tempi.
La bravura, la tecnica e l’esperienza dell’autore servono ad intrecciare datato e moderno, rumore e musica, parole e silenzi. Un cd che ad un primo ascolto può risultare difficile ma se posso permettermi un consiglio provate ad ascoltarlo prima un paio di volte distrattamente, mentre fate altro, e poi molto attentamente. Sentirete cose diverse a seconda di come vi porrete, canto armonico, musica classica, note simili a canti pigmei, percussioni che sembrano tabla rallentate, voci strane, che daranno visioni sonore precise ma visioni mentali diverse ad ognuno.
Ilario Vannucchi http://www.ilariovannucchi.it