Il Natibongo è il secondo festival estivo di didjeridoo che ha avuto luogo in Italia, nonostante non vantasse della popolarità del Didgin’Oz ha avuto un buon seguito.
L’organizzazione del festival ha impostato il tutto più su un piano festaiolo piuttosto
che su un vero e proprio festival di didjeridoo. La scelta degli artisti era, infatti, incentrata ad accontentare le esigenze del pubblico friulano (a parte poche eccezioni, erano poche le persone che venivano da fuori).
La prima serata era incentrata su sonorità sud americane (escludendo il didjeridoo), con gli “Autoridad Loca” e la banda “Berimbau” la quale ha proposto brani ben strutturati e coinvolgenti. Serata di apertura rovinata dal flagello della pioggia (che colpirà anche nelle sere seguenti, risparmiando l’ultima).
La seconda serata è stata poco frequentata causa maltempo, ma per i pochi presenti è stata un’ottima esperienza sia grazie hai Didgeritam, ma soprattutto grazie ai “Triad Vibration”, i quali hanno saputo far ballare la gente nonostante la pioggia. Molto coinvolgente anche il dopo Triad con il dj-set durato fino a notte fonda.
L’ultima serata ha visto alternarsi tre performer.
Per primo Andrea Ferroni come solista, il quale ha saputo coraggiosamente mostrare le potenzialità contemporanee del didjeridoo, lasciando letteralmente spiazzati chi credeva di avere già sentito tutto del didjeridoo, a seguire i Pyramid, per concludere con i francesi Umkulu, poco originali ma seguiti dal pubblico.
In definitiva il Natibongo è stato un buon evento, soprattutto per chi ha avuto la possibilità di viverlo giorno e notte nel campeggio.
Un grande ringraziamento ai ragazzi dell’organizzazione che hanno portato avanti l’iniziativa, e un ulteriore incoraggiamento a perseguire questa strada in possibili edizioni future.
Christian Muela http://www.christianmuela.it